L'introduzione di un Sistema di Certificazione della Parità di Genere rappresenta un fondamentale pilastro della Missione 5 "Inclusione e Coesione" del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in Italia. Il suo obiettivo principale è quello di promuovere l'inclusione attiva delle donne nel mercato del lavoro, creando un ambiente in cui le disparità di genere vengono gradualmente ridotte, per essere infine debellate del tutto.
L'Italia, al momento, affronta una situazione critica in termini di disparità di genere. Nel secondo quadrimestre del 2022, il tasso di inattività femminile ha raggiunto il 43,3%: il più alto tra tutti i paesi dell'Unione Europea. Il tasso di disoccupazione delle donne nello stesso periodo ha raggiunto il 9,3%, superato, in Europa, solo dalla Spagna e dalla Grecia. Nonostante un leggero miglioramento del Gender Equality Index per l'Italia, passato da 53,27 nel 2013 a 65,05 nel 2022, il paese continua a rimanere al di sotto della media europea (68,67 nel 2022). Questi dati allarmanti sottolineano l'urgenza di agire per colmare queste disuguaglianze (Fonte).
In aggiunta, le donne italiane guadagnano in media il 12,5% in meno dei loro colleghi di sesso maschile (Fonte). Questo è uno dei problemi che il Sistema di Certificazione si prefigge di affrontare in modo diretto. La riduzione del divario retributivo di genere non è l'unico obiettivo, ma è certamente un aspetto chiave. Il sistema mira anche a garantire una maggiore qualità del lavoro femminile, promuovendo la trasparenza nei processi lavorativi delle imprese, aumentando le opportunità di crescita in azienda e tutelando la maternità.
La certificazione di genere è un processo attraverso il quale un'azienda dimostra di aver attuato politiche e pratiche di parità di genere e di aver raggiunto un equilibrio sia tra i dipendenti, sia nella leadership. In altre parole, la certificazione rappresenta un importante strumento per promuovere l'uguaglianza di genere all'interno delle aziende e per favorire la diversità e l'inclusione.
Le aziende interessate possono richiedere la certificazione ad un organismo di certificazione accreditato presso Accredia, che valuterà il grado di conformità dell’organizzazione rispetto a sei aree di valutazione: cultura e strategia, governance, processi, human resources, opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda, equità remunerativa per genere, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro. La certificazione ha validità triennale ed è soggetta a monitoraggio annuale, per assicurare il mantenimento degli standard stabiliti. La Certificazione di Genere, quindi, non è solo un riconoscimento formale, ma un impegno concreto nell’applicazione onesta dei principi di uguaglianza di genere e di inclusione delle donne in tutti gli aspetti del mondo del lavoro.
Ottenere una certificazione di genere può avere numerosi benefici per le aziende, ad esempio:
Incorporare la parità di genere come parte integrante della cultura aziendale non solo migliora il clima lavorativo, ma contribuisce anche a promuovere un cambiamento positivo a livello sociale e comunitario.
Al fine di agevolare il processo di certificazione, sono previsti contributi destinati sia a supportare servizi di assistenza tecnica e accompagnamento alla certificazione, sia a sostenere i costi di certificazione. È in via di definizione l'Avviso per la gestione ed erogazione dei contributi previsti dal PNRR per agevolare la certificazione delle PMI, per un totale di € 2,5 milioni per la fornitura di servizi di assistenza tecnica e accompagnamento alla certificazione della parità di genere e per un totale 5,5 milioni di euro per l’erogazione dei costi della certificazione della parità di genere.
La gestione delle risorse segue un meccanismo a sportello, e i finanziamenti saranno erogati fino a esaurimento degli importi previsti. Maggiori informazioni a questo link: https://certificazione.pariopportunita.gov.it/public/contributi
L'argomento è delicato, ma la soluzione può essere più semplice di quello che pensi. Contattaci e potremo sicuramente aiutarti a contribuire alla costruzione di un ambiente di lavoro più equo e inclusivo.